L'apprendista cittadino

Interazione tra bambini di età diverse


Primaria San Macario

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Il nostro lavoro prevede la presa di coscienza da parte degli scolari del valore dei concetti di DIRITTO e DOVERE.

Per far ciò si è deciso di partire da un argomento che si stava già trattando in classe: la fiaba, per favorire l'unitarietà del percorso didattico.
Il lavoro ha preso avvio con la lettura di due fiabe tra loro simili: "Hansel e Gretel" e "Pollicino".
Ciascuna delle due classi ha preso in esame una delle due fiabe.
Dopo un'accurata analisi strutturale, si è passati a una conversazione avente come tema i comportamenti dei personaggi. Sono emersi atteggiamenti positivi e atteggiamenti negativi; questi ultimi, in particolare, da parte degli adulti.
Gli alunni hanno rilevato comportamenti lesivi nei confronti dei bambini, protagonisti delle fiabe: in entrambe sono stati abbandonati dalla famiglia e messi in una situazione di pericolo per la loro sopravvivenza; non si è badato alla loro salute e alla loro sicurezza.
Tutti erano concordi nel dire che non era un comportamento corretto da parte dei genitori e che tutti i bambini dovrebbero trascorrere un'infanzia serena. A questo punto si sono posti il problema di come i bambini, indifesi nei confronti degli adulti, possano essere protetti e da chi.
Le insegnanti presenti (in compresenza) li hanno messi a conoscenza della Convenzione sui Diritti dell'Infanzia che, in una serie di articoli, elenca i diritti che ogni Stato dovrebbe garantire loro. Per favorire la conoscenza degli stessi e la riflessione sul loro significato, si è proceduto alla lettura del libretto "Lo zio Diritto, la ballata dei diritti dell'infanzia" (Piumini-Bussolati, ed. Giunti), in cui i dieci fondamentali diritti sono raccontati attraverso una fiaba in versi.
Quindi ogni bambino ha espresso la propria interpretazione del concetto di diritto e del concetto di dovere. In seguito si è passati alla realizzazione di un cartellone contenente i dieci fondamentali diritti

cartellone
cartellone sui diritti

Successivamente le due classi hanno rivisto le fiabe e hanno ricavato le principali sequenze, che hanno illustrato, divisi in piccoli gruppi, mettendo in evidenza i diritti lesi (Diritto alla Famiglia, Diritto al Benessere Psicofisico) e realizzando un cartellone.



A conclusione della prima fase del lavoro, gli alunni sono stati divisi in cinque gruppi, formati in modo casuale: i bambini sono stati invitati a "prendere" una carta raffigurante un frutto e a cercare i compagni in possesso della carta rappresentante lo stesso frutto (VEDI ALL. 4).
In seguito le insegnanti hanno spiegato che, all'interno dei gruppi, ogni alunno avrebbe dovuto assumere un ruolo determinato (coordinatore, lettore, elaboratore di sintesi, relatore); gli scolari si sono accordati autonomamente circa il ruolo da ricoprire.
Le insegnanti hanno fornito loro una copia contenente alcuni dei principali articoli della Convenzione (in forma semplificata e adattata - VEDI ALL. 5) e i gruppi, dopo una lettura attenta, hanno estrapolato i due articoli riguardanti i diritti negati nella fiaba.
Nelle cinque copie comparivano l'articolo di apertura e l'articolo di chiusura della Convenzione e sette articoli di cui cinque non inerenti l'argomento.
Gli articoli individuati (3-7-9-18-24-27 ) sono stati poi analizzati, discussi e commentati. Le conclusioni a cui gli alunni sono pervenuti sono state esposte, in un primo momento, dai singoli gruppi all'intera classe, in un secondo momento da un relatore all'altra sezione, per un confronto e una condivisione delle idee.
Si è passati, poi, alla preparazione della drammatizzazione delle due fiabe, da presentare agli alunni della Scuola Secondaria di 1°grado. (VEDI ALL.6 E CD).
La scelta della drammatizzazione è avvenuta per motivare e coinvolgere maggiormente gli alunni e ha permesso di coniugare l'attività relativa alla fiaba con il lavoro di analisi dei Diritti, inerente al progetto stesso.
Contemporaneamente gli alunni, attraverso attività di conversazione, sono stati guidati a riflettere su fatti di cronaca riguardanti i diritti lesi, con particolare riferimento al diritto alla famiglia e al sostentamento, negati ancora oggi in molti Paesi del Mondo e in qualche caso anche nel nostro (in Africa, America e Asia i bambini soldato; in Cina i bambini operai; in Brasile i bambini di strada; in Russia i bambini orfani). Il lavoro si è concluso con la preparazione di un cartellone di sintesi dei fatti di cronaca analizzati (VEDI ALL.7), presentato insieme agli altri lavori e al canto "La marcia dei Diritti" (VEDI ALL.8), agli alunni della scuola secondaria, al termine della drammatizzazione.

La valutazione delle docenti si è focalizzata sulle modalità di partecipazione allo scambio comunicativo e di lavoro all'interno dei gruppi: interesse e partecipazione, rispetto delle regole e comprensione dei ruoli; inoltre sono stati valutati sia l'impegno dimostrato da ciascuno, sia il lavoro prodotto.


cartellone sulla fiaba
cartellone sulla fiaba

A conclusione della prima fase del lavoro, gli alunni sono stati divisi in cinque gruppi, formati in modo casuale: i bambini sono stati invitati a "prendere" una carta raffigurante un frutto e a cercare i compagni in possesso della carta rappresentante lo stesso frutto.

la costituzione dei gruppi
la costituzione dei gruppi
il lavoro nei gruppi
il lavoro nei gruppi

In seguito le insegnanti hanno spiegato che, all'interno dei gruppi, ogni alunno avrebbe dovuto assumere un ruolo determinato (coordinatore, lettore, elaboratore di sintesi, relatore); gli scolari si sono accordati autonomamente circa il ruolo da ricoprire.
Le insegnanti hanno fornito loro una copia contenente alcuni dei principali articoli della Convenzione (in forma semplificata e adattata) e i gruppi, dopo una lettura attenta, hanno estrapolato i due articoli riguardanti i diritti negati nella fiaba.
Nelle cinque copie comparivano l'articolo di apertura e l'articolo di chiusura della Convenzione e sette articoli di cui cinque non inerenti l'argomento.
Gli articoli individuati (3-7-9-18-24-27 ) sono stati poi analizzati, discussi e commentati. Le conclusioni a cui gli alunni sono pervenuti sono state esposte, in un primo momento, dai singoli gruppi all'intera classe, in un secondo momento da un relatore all'altra sezione, per un confronto e una condivisione delle idee.

Si è passati, poi, alla preparazione della drammatizzazione delle due fiabe, da presentare agli alunni della Scuola Secondaria di 1°grado.
La scelta della drammatizzazione è avvenuta per motivare e coinvolgere maggiormente gli alunni e ha permesso di coniugare l'attività relativa alla fiaba con il lavoro di analisi dei Diritti, inerente al progetto stesso.
Contemporaneamente gli alunni, attraverso attività di conversazione, sono stati guidati a riflettere su fatti di cronaca riguardanti i diritti lesi, con particolare riferimento al diritto alla famiglia e al sostentamento, negati ancora oggi in molti Paesi del Mondo e in qualche caso anche nel nostro (in Africa, America e Asia i bambini soldato; in Cina i bambini operai; in Brasile i bambini di strada; in Russia i bambini orfani).

la drammatizzazione
drammatizzazione

Il lavoro si è concluso con la preparazione di un cartellone di sintesi dei fatti di cronaca analizzati, presentato insieme agli altri lavori e al canto "La marcia dei Diritti", agli alunni della scuola secondaria, al termine della drammatizzazione.

La valutazione delle docenti si è focalizzata sulle modalità di partecipazione allo scambio comunicativo e di lavoro all'interno dei gruppi: interesse e partecipazione, rispetto delle regole e comprensione dei ruoli; inoltre sono stati valutati sia l'impegno dimostrato da ciascuno, sia il lavoro prodotto.

il cartellone
il cartellone


Rete interiistituzionale - IC Lonate Pozzolo - Cardano Al Campo - Ferno - Ultimo aggiornamento 12 giugno 2015 | apprendista.cittadino@icferno.it

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